Ad annunciarlo venerdì è stato l’amministratore delegato Stefano Donnarumma.
La rete della multiutility nella regione
Acea punta a rafforzarsi in Umbria mettendo nel mirino, dopo l’acqua, il settore gas. La multiutility, ormai un colosso del settore idrico, di quello del gas e non solo, in questa fase in cui si stanno svolgendo le gare «sta studiando le possibilità di ingresso nella distribuzione del gas» in alcune regioni tra le quali l’Umbria. Ad annunciarlo venerdì è stato Stefano Donnarumma, amministratore delegato della società aprendo l’annuale assemblea degli azionisti dell’azienda: «In queste settimane – ha detto in occasione dell’appuntamento – stiamo lavorando per valutare con attenzione le opportunità in questo settore per aggiungere una fetta di attività regolate al nostro business. Non a Roma, che non va a gara, ma per esempio in Umbria, Toscana e Campania». In particolare per quanto riguarda le gare d’ambito l’AD ha aggiunto che «stiamo valutando la possibilità di acquisizioni o di alleanze».
La rete Attualmente tra Lazio, Toscana e Umbria Acea può contare su circa nove milioni di clienti e su una vasta rete di partecipazioni in alcune società. La multiutility ad esempio controlla la quasi totalità (98 per cento) del pacchetto azionario di Umbriadue, società consortile che in provincia di Terni si occupa del servizio idrico e che è proprietaria del 25 per cento di Sii, l’attore più importante per quanto riguarda il settore in tutta la provincia. Acea detiene anche il 40 percento di Umbra Acque, ovvero il gestore del servizio idrico nei 38 comuni dell’ex Ati 2 (oltre 500 mila abitanti e 230 mila utenze) che detengono l’altro 60 percento. Dan. Bo. 20 aprile 2018