Il CdS sancisce la giurisdizione della giustizia amministrativa in merito all’aggiornamento del canone per la concessione di distribuzione gas
Dovrà essere il Tar Puglia a pronunciarsi sulla querelle tra Italgas e il Comune di Andria in merito all’aggiornamento del canone per la concessione di distribuzione gas. Lo ha sancito il CdS accogliendo il ricorso dell’operatore, dopo che lo stesso Tribunale si era dichiarato incompetente a favore della giustizia civile. La controversia ha origini lontane: nel giugno 2004 un collegio arbitrale aveva sancito la fine del rapporto concessorio per il 31 dicembre 2005, ancorando a quel momento il trasferimento di proprietà degli impianti in capo al Comune. Poi, però, è arrivata la proroga sancita dal DL n. 273 del 2005, il quale, all’art. 23, comma 4, prevede una particolare disciplina per le concessioni oggetto della normativa sulla metanizzazione del Mezzogiorno, posticipandone l’estinzione al 21 giugno 2012. Italgas ha quindi nuovamente impugnato a più riprese le decisioni del Comune volte ad aumentare il canone sul presupposto (per l’operatore “erroneo”) della acquisita proprietà delle reti. Ora, come detto, a pronunciarsi sarà il Tar pugliese.
QE, 07-01-19