Respinta l’istanza dell’amministrazione comunale sul pagamento di 1,5 mln € per il periodo 2006/2011
Italgas non deve pagare al Comune di Andria l’extra-canone di 1,521 milioni di euro per il periodo 2006/2011.
Lo ha sancito il Tribunale di Trani, che ha respinto il ricorso dell’amministrazione comunale nell’ambito di una lunga e complessa vicenda giudiziaria che coinvolge anche la giustizia amministrativa.
In attuazione dell’art. 46-bis comma 4 del DL 159/2007 il Comune ha incrementato il canone concessorio fino al 10% del vincolo sui ricavi di distribuzione a partire dal 31 dicembre 2005, data di scadenza della concessione sancita da un lodo arbitrale nel 2004. Secondo il Tribunale, però, tale data è stata prorogata almeno fino al 31 dicembre 2012 e l’incremento del canone non può essere richiesto “prima della scadenza della concessione e dell’avvio della gara per il nuovo affidamento”.
Anche perché la ratio della norma, precisano i giudici, è quella di fornire “un incentivo all’adozione (che all’epoca non era obbligata, come poi è invece divenuta), da parte degli enti locali, al termine del periodo transitorio, di nuovi affidamenti a livello sovracomunale”. Circostanza già in qualche modo confermata anche da precedenti sentenze del Tar.
QE, 8-8-2019