Nell’isola raggiunte 16 mila richieste di allacciamento alle nuove reti. Intanto, la società campana ottiene la proroga per il concordato ma subisce una nuova sanzione Arera per oltre 2,7 mln € .

Se le ultime evoluzioni del dossier Sidigas mettono in evidenza luci e ombre, per Italgas arrivano invece buone notizie sul fronte “progetto Sardegna”, regione dove è peraltro presente la stessa società campana, oggetto delle mire del primo distributore italiano. Partendo da Sidigas, da una parte l’azienda di Gianandrea De Cesare ha ottenuto dal Tribunale di Avellino la proroga di 60 giorni (fino al 6 novembre) per presentare il piano di rientro nell’ambito della procedura di concordato in bianco, dall’altra è però arrivata una nuova multa dall’Arera per oltre € 2,7 milioni complessivi. L’Autorità ha inflitto alla società una sanzione di € 1,789 mln per la violazione degli obblighi sui Tee per gli anni 2015 e 2017 e ulteriori € 962 mila per gli anni 2014 e 2016. Questi importi tengono conto della domanda di concordato presentata a luglio ma anche dei numerosi precedenti provvedimenti sanzionatori di cui è stata oggetto Sidigas negli ultimi anni: da violazioni in materia tariffaria alla sicurezza gas, dalla messa in servizio dei contatori all’accesso al servizio di distribuzione fino agli obblighi di unbundling. I provvedimenti Arera aggravano una situazione già piuttosto complessa, che aveva portato a un sequestro dei beni di De Cesare per € 97 mln, poi ridotti a € 8 mln dal Gip. Decisione su cui però pesa un ricorso della Procura di Avellino il cui esito pare determinante ai fini della trattativa con Italgas per gli asset della distribuzione. Tra l’altro, l’intera vicenda originerebbe da un debito non saldato di € 12 mln nei confronti dell’Eni, relativo a forniture di gas. Venendo alla Sardegna, Italgas sta portando avanti il piano da € 500 mln per la realizzazione delle reti di distribuzione, che di recente ha visto il coinvolgimento del fondo europeo Marguerite II. Il gruppo ha posato circa 300 km di rete, pari al 30% circa dei 1.100 km complessivamente previsti. E a luglio sono stati avviati i lavori nel bacino 11, l’ultimo dei 10 di pertinenza della società. Inoltre, sono oltre 16 mila le richieste di pre-contratto per l’allacciamento, numero che corrisponde a 50-60 mila abitanti. Il completamento delle reti prelude alla conversione a metano, che interesserà 45.000 Pdr e che dovrebbe partire entro l’anno nei comuni di Stintino e Sanluri. Il tutto aspettando che l’Arera definisca la questione della perequazione tariffaria: il secondo dco è atteso a breve.

 

QE, 20-09-19