Nodo RAB effettiva e debiti della società campana (ma a un’eventuale procedura di incanto il gruppo parteciperebbe). Anche F2i e Salerno Energia interessate

Italgas abbandona quasi definitivamente il dossier Sidigas.

A quanto appreso da QE, il gruppo aveva presentato un’offerta non vincolante con scadenza 30 settembre per gli asset di distribuzione della società campana, quantificabile intorno ai 35 milioni €, ossia il valore della Rab tariffaria. Cifra molto inferiore ai circa 100 mln € chiesti dal venditore, che però includevano anche i contributi per la metanizzazione del Mezzogiorno e le quote delle reti di proprietà dei Comuni.

Dall’analisi approfondita sugli asset, confermano a QE fonti del primo distributore italiano, Italgas si è resa conto che “la Rab effettiva è inferiore anche alla somma offerta e pari a meno di un quarto del valore richiesto dal venditore”.

Quest’ultimo si è visto intanto ripristinare il sequestro di 97 mln €: a quanto riporta la stampa locale il Tribunale di Avellino ha infatti accolto il ricorso della Procura contro la decisione del Gip di ridurre la somma sequestrata a 8 mln €. Sulla situazione di Sidigas peserebbero inoltre i debiti (anche con l’Eni), e le multe Arera: l’ultima da 93 mila € è stata comminata lo scorso 1° ottobre per violazione dell’obbligo partecipativo alle procedure conciliative.

Intanto, alla società campana sarebbero interessati altri due gruppi: 2i Rete Gas e Salerno Energia Distribuzione. Ma la stessa Italgas non è ancora definitivamente fuori dai giochi: “se ci sarà una procedura di incanto noi parteciperemo”, sottolineano dalla società.

QE, 09-10-19