Il dipartimento Energia del MASE “sfrattato” da via Veneto

Chi ci è passato di recente descrive una situazione di subbuglio, con scatoloni, smarrimento, sconcerto. Parliamo del settimo piano del palazzo Piacentini di via Veneto, sede storica dell’amministrazione energetica, prima al ministero delle Corporazioni, poi al ministero dell’Industria e Commercio, quindi delle Attività produttive, poi dello Sviluppo economico e infine della Transizione ecologica. Per Goffredo Cozzi, fondatore nel 1933 della Staffetta, il “settimo cielo” dove saliva ogni settimana per raccogliere le novità. Per tredici anni, dal febbraio 1975 al gennaio 1988, sede dell’ufficio del direttore generale Giuseppe Ammassari.

Anche con la nascita del MITE, creato dal governo Draghi, con l’accorpamento dell’energia al ministero dell’Ambiente di via Cristoforo Colombo, gli uffici del dipartimento Energia erano rimasti a palazzo Piacentini, nella sede del MISE. Ora il ministero delle Imprese e del made in Italy ha “reclamato” il settimo piano, sede del dipartimento Energia (insieme al sesto e all’ottavo piano).

E così, nel momento del passaggio del testimone alla guida del dipartimento – con Sara Romano non confermata e dimissionaria e il nuovo capo ancora da individuare – personale e dirigenti sono stati “spediti a casa”, a lavorare per il momento da remoto, in attesa di uno smistamento che vedrà il dipartimento Energia diviso tra via Sallustiana (attualmente sede di alcuni uffici del MIMIT, tra cui l’Osservatorio prezzi carburanti) e via Cristoforo Colombo, sede del MASE. Con il ministro che potrebbe “risiedere” a via Sallustiana e il personale amministrativo in via Cristoforo Colombo.

Una situazione che ha suscitato sconcerto tra il personale e che rischia di avere conseguenze anche sull’operatività degli uffici, in un momento quanto mai delicato per il governo dell’energia in Italia.

Staffetta Quotidiana, 27-01-2023