Per utilizzare serbatoietti di Gpl ricondizionati per l’interramento è necessaria la valutazione di conformità. Lo sottolinea il ministero dello Sviluppo economico in una nota a firma di Mario Fiorentino, direttore generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica, pubblicata ieri. Sulla questione del riutilizzo dei serbatoietti la commissione europea ha inviato lo scorso luglio all’Italia una lettera di messa in mora, proprio per la presunta mancata applicazione di alcune norme di sicurezza in caso di interramento (v. Staffetta 19/07).

“A seguito di comunicazioni pervenute a questa amministrazione in merito ad ipotesi di violazioni della normativa vigente in materia di serbatoi GPL ricondizionati per interramento”, si legge, “la competente Direzione Generale, quale Autorità di vigilanza sul mercato ribadisce – in linea con quanto previsto dalla vigente normativa di settore – che ogni intervento di ricondizionamento dei serbatoi GPL per interramento si configura come modifica e, pertanto, deve essere realizzato in conformità alle disposizioni applicabili per le nuove costruzioni, assoggettando l’attrezzatura ad una procedura di valutazione della conformità in ottemperanza al decreto legislativo 93/2000, come modificato dal d.lgs. 26/2016 di attuazione della direttiva 2014/68/UE attrezzature a pressione – PED. Ai sensi di tale normativa”, prosegue la nota, “al fine di non esporre gli utenti a rischi potenziali, eventuali attività di interramento di serbatoi GPL devono essere poste in essere, predisponendo le misure di messa in sicurezza, ad opera di organismi notificati sulla Direttiva attrezzature a pressione – PED, ai sensi del d.lgs. 93/2000, tramite il rilascio di nuova Dichiarazione di conformità e marcatura CE”.  STAFFETTA 18.9.2018