Anche su tutto il settore energia. Disegno di legge verso il Consiglio dei ministri
Una delega al Governo a legiferare un po’ su tutto, per “migliorare la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa, garantire la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto, ridurre gli oneri regolatori gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese”. Il tutto attraverso l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio, di una Commissione permanente cui è attribuito il compito di assicurare in concreto l’attuazione delle misure di semplificazione. Lo prevede un disegno di legge dal titolo “Disegno di legge recante deleghe in materia di semplificazione, riassetto normativo e codificazione”. Il provvedimento, in diverse versioni, circola da un paio di mesi (in allegato la versione del 3 dicembre e quella che dovrebbe essere oggi in preconsiglio) ma è finito sotto i riflettori negli ultimi giorni. Da ” sviluppo economico” a “energia e fonti rinnovabili”, da “agricoltura e agroalimentare” ad “ambiente”, da “beni culturali e paesaggio” a “edilizia, urbanistica e governo del territorio”, ma anche contratti pubblici, acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni, infrastrutture e trasporti, lavoro e legislazione sociale, giustizia tributaria e sistema tributario e contabile dello Stato.
Quanto all’energia, il Governo sarebbe delegato a intervenire praticamente su tutto: politica e strategia energetica nazionale anche con riguardo a reti di trasporto, infrastrutture energetiche, sicurezza degli approvvigionamenti e gestione dei servizi energetici; energia elettrica; produzione, trasporto e rete gas nazionale; prodotti da oli minerali e petroliferi; protezione dalle radiazioni ionizzanti e residue attività conseguenti all’avvenuto smantellamento delle ex centrali nucleari; riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra; fonti energetiche rinnovabili, con particolare riferimento a quelle geotermiche, alla produzione di energia da fonte solare, da biomasse, biometano, biocarburanti e bioliquidi; mercato dell’energia e borsa elettrica; risparmio energetico; Autorità di regolazione per energia reti e ambiente; Gestore servizi energetici; Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea); liberalizzazione e disciplina del mercato del gas naturale e dell’energia; somministrazione di energia alla popolazione (prezzi e tariffe dei prodotti energetici). Questi i princìpi cui il Governo si dovrebbe attenere nell’attuare la delega: armonizzare la disciplina della decurtazione degli incentivi per tutti gli impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili, compreso il fotovoltaico, diversificandone, per quest’ultima, la misura, in ragione della potenza degli impianti; armonizzare, per il settore delle energie rinnovabili, la disciplina vigente sotto il profilo della cumulabilità degli incentivi, stabilendo altresì la misura della loro decurtazione per le ipotesi di violazione del divieto di cumulo degli incentivi erogati dal Gestore dei servizi energetici (GSE) nonché le modalità di recupero delle somme erogate, abrogando le disposizioni vigenti incompatibili. STAFFETTA ONLINE 5/2/2019