Sulle tariffe di trasporto “grave ingiustizia”. Sugli sgravi agli energivori “laddove il decisore politico ritenga di andare avanti lo supporteremo”. E sulla tutela: la proposta sulla salvaguardia non sostituisce iniziativa del Mise, “decreto ministeriale indispensabile”. Ma ribadisce che un rinvio sarebbe negativo
L’Arera incoraggia Confindustria a farsi valere sul sistema gas. Il prossimo lunedì Confindustria si prepara a presentare la sua posizione in un convegno a Roma (v. Staffetta 29/10), a pochi giorni dall’evento il commissario Arera Stefano Saglia rispondendo alla Staffetta da Ecomondo in merito all’allarme sulle tariffe di transito, ribadisce la posizione dell’Autorità: “Abbiamo riunito a Roma il regolatore francese e tedesco a cui abbiamo rinnovato tutte le nostre obiezioni. Siamo disposti ad andare fino in fondo perché crediamo che si stia consumando una grave ingiustizia a danno del consumatore italiano. Siamo comprensivi nelle ragioni dei regolatori francese e tedesco laddove cercano di fare gli interessi dei rispettivi consumatori, ma siamo in un sistema europeo nel quale nessuno deve essere penalizzato. Per cui incitiamo il mondo confindustriale a farsi sentire”.
Sul tavolo di Confindustria anche il tema degli sgravi agli energivori gas, su cui Arera è pronta a lavorare: “L’argomento non riguarda direttamente l’Arera ma il ministero – commenta Saglia -, come Arera, con le dovute cautele perché i costi ricadono su tutti i consumatori, pensiamo sia uno strumento interessante di politica industriale. Laddove il decisore politico ritenga di andare avanti lo supporteremo”.
L’Autorità continua dunque a presidiare i temi più spinosi per le imprese, come è accaduto di recente per quanto riguarda la fine della tutela. La proposta avanzata da Arera, tiene a precisare Saglia, tuttavia non va a sostituire in qualche modo l’iniziativa del Governo e nello specifico l’atteso decreto ministeriale: “lo abbiamo scritto anche nelle premesse: il decreto ministeriale è indispensabile. In questi mesi abbiamo lavorato per dare i nostri suggerimenti. Governo e Parlamento sono sovrani. Noi abbiamo voluto testimoniare con il documento di consultazione che il primo luglio 2020 è una scadenza importante, ed è chiaro che questo sia un punto di partenza. Nessuno verrà lasciato senza fornitura, il primo luglio 2020 è un percorso che si avvia”. E la scadenza, ripete Arera, non dovrebbe essere più rinviata: “Nel rispetto di Governo e Parlamento, noi preferiremmo che la data non venisse rinviata”.
STAFFETTA 8-11-2019