A2A ha ottenuto il punteggio più elevato nella gara per il servizio di distribuzione gas nell’ambito territoriale minimo (Atem) di Milano 1, che comprende la città capoluogo e altri sei comuni ed è il secondo maggior ambito in Italia per estensione della rete (oltre 2.700 km), popolazione raggiunta (1,5 milioni), volumi distribuiti (1,3 mld mc) e clienti serviti (840mila), dopo quello di Roma 1. Il valore dell’affidamento per 12 anni indicato nel bando era di quasi 1,4 mld di euro. A2A era già ampiamente preponderante nell’Atem attraverso la controllata UNARETI, pur essendo localmente in ‘condominio’ con altri operatori – principalmente con lo “sfidante” sconfitto (salvo ricorsi) 2i Rete Gas, e in misura minore con Italgas. Da segnalare inoltre che in uno dei comuni maggiori, Cinisello Balsamo, si contava anche una presenza significativa di Acsm Agam, che con A2A ha in corso un progetto di integrazione. L’aggiudicazione vale per A2A 70 milioni di euro di Ebitda, già considerati nell’attuale piano industriale della società, scriveva ieri l’agenzia Radiocor riportando dell’apertura delle buste, avvenuta lo scorso 15 febbraio. L’offerta di A2A, riporta ancora l’agenzia del Sole24Ore, è risultata equivalente sul piano economico a quella di 2i RG ma ha avuto cinque punti in più per l’offerta tecnica, che le è così valsa la vittoria che dovrà ora essere formalizzata. Quella di Milano 1, bandita a fine 2015 (v. Staffetta 28/12/15), è la prima maggiore gara per Atem ad essere aggiudicata in Italia e in questi anni è avanzata nel segno di un’accesa competizione tra l’incumbent e 2i Rete Gas, controllata del fondo F2i il cui a.d. è l’ex d.g. di A2A, Renato Ravanelli. Un altro ambito di rilievo che dovrebbe ormai essere prossimo all’aggiudicazione è Torino 2, in cui l’incumbent Italgas corre da solo. Nei giorni scorsi si è poi sbloccato al Tar l’iter per Belluno, dopo che un ricorso aveva congelato l’apertura delle buste. In questo caso si prospetta invece un avvicendamento importante perché la BIM, attuale gestore in tutti i comuni dell’ambito tranne uno, Feltre (Italgas), ha deciso di non partecipare. Da segnalare infine che, secondo quanto riportato nel fine settimana dal quotidiano il Piccolo, dovrebbe arrivare prima dell’estate anche il bando di gara per l’ambito di Trieste, che comprende la città più cinque comuni della provincia per circa 120mila punti di riconsegna, 230mila residenti, 770 km di rete, 170 mln mc distribuiti all’anno e 300 mln di euro di valore dell’affidamento nei 12 anni.    Staffetta Quotidiana, 21/2/2018