TAR Calabria 1454 del 30 07 2018 Commissari ATEM
Prima dell’estate la Regione Calabria ha commissariato gli Atem Cosenza 1 e Reggio Calabria – Vibo Valentia. Ma nel primo caso il Tribunale ha detto no: “C’è incompatibilità”
Che le Regioni cominciassero ad attuare il loro potere di commissariamento in tema di gare gas nei confronti delle stazioni appaltanti inadempienti era un auspicio espresso da tempo dagli operatori, in particolare da Italgas. E prima dell’estate sono arrivati i primi riscontri: tra marzo e giugno la Regione Calabria ha nominato i commissari ad acta per gli Atem Cosenza 1 e Reggio Calabria – Vibo Valentia, affidando l’incarico rispettivamente ad Andrea Cuzzocrea e Leone Pangallo. Iter sbloccati finalmente? Non proprio. Perché nel primo caso la nomina è stata bocciata dal Tar a fine luglio. Il fatto è che Cuzzocrea riveste l’incarico di consigliere comunale del Comune di Rende (facente parte dell’Atem Cosenza 1) e risulta essersi candidato come capolista alle ultime elezioni regionali nella lista Centro Democratico, a sostegno proprio del presidente della Regione, Mario Oliverio. Con una sentenza definita “innovativa” dallo stesso Tar Calabria, i giudici hanno applicato in modo estensivo le disposizioni dell’art.7 comma 2 con l’art.11 del Decreto legislativo 8 Aprile 2013 n. 39, che disciplinano, rispettivamente, le ipotesi di inconferibilità di incarichi a componenti di organo politico di livello locale e di incompatibilità tra incarichi amministrativi di vertice e di amministratore di ente pubblico e cariche di componenti degli organi di indirizzo nelle amministrazioni locali. Il Tribunale afferma che la ragione di tali disposizioni normative “risiede nell’esigenza di mantenere anche all’interno del territorio della medesima Regione, una netta separazione tra gli incarichi di natura politica, involgendo l’attività di indirizzo politico amministrativo, e quelli prettamente gestionali, propri degli incarichi dirigenziali, ove svolti nell’ambito di enti di un certo rilievo e, quindi, di maggior peso, ciò al fine di prevenire e contrastare fenomeni corruttivi e conflitti di interesse, salvaguardando l’esercizio imparziale delle funzioni pubbliche”. Il Tribunale, sottolinea una nota del Comune di Cosenza (che ha espedito il ricorso), “ha riconosciuto e tutelato l’interesse del Comune capofila ad agire in giudizio, per completare il procedimento di gara, a nulla rilevando la scadenza dei termini di pubblicazione del bando, non imputabile al comportamento della stazione appaltante, bensì alle inadempienze di alcuni Comuni dello stesso Ambito Territoriale, che sebbene sollecitati non hanno adottato gli atti di rispettiva competenza quali l’approvazione dello schema di contratto di gestione predisposto nei termini dal Comune di Cosenza”. Quest’ultimo adotterà ora “gli ulteriori atti per garantire la gestione di un servizio pubblico essenziale”. L’Ambito Cosenza 1 comprende 77 Comuni (di cui 61 metanizzati e 40 montani) con oltre 84 mila Pdr e un valore di 300 milioni €. Ora si tratta di capire se anche la nomina di Pangallo per Reggio Calabria – Vibo Valentia incontrerà intoppi, in un Atem che conta 147 Comuni e oltre 110 mila Pdr. Quel che è certo è che tale prima esperienza di commissariamento per le gare gas non costituisce un buon viatico. A conferma delle grandi difficoltà a far decollare il processo. Peraltro, giusto ieri l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, aveva definito “un segnale positivo” i primi commissariamenti. Sottolineando che le prime gare che vedranno impegnato il gruppo sono quelle di Valle d’Aosta, La Spezia e Torino 1. Mentre parallelamente prosegue la strada delle piccole acquisizioni: “Dobbiamo ancora completare il target 2018 e ci prepariamo per il 2019 – ha detto a margine della “Italian equity week” a Piazza Affari – Ci mancano 40.000 Pdr per quest’anno e 70.000 per il 2019. Pensiamo di farcela”. Carlo Maciocco – Quotidiano Energia, 07-09-18