La Sezione di controllo degli enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera n. 47/2023, la relazione sulla gestione del 2021 di ENI spa, presente in 69 Paesi con 31.888 dipendenti. ENI è capogruppo di 329 società (83 in Italia e 246 all’estero) e ha partecipazioni in altre 127, sia in Italia che all’estero.
I risultati del 2021 si sono chiusi con un utile di 5,82 miliardi di euro (rispetto alla perdita del 2020 di 8,64 miliardi) e un flusso di cassa operativo di 12,86 miliardi, in aumento del circa 8% rispetto al 2020. Gli effetti della pandemia hanno continuato a pesare sul settore della raffinazione e vendita a causa della lenta ripresa del traffico aereo internazionale e della conseguente debole domanda di carburante per aerei, che ha penalizzato la redditività della raffinazione tradizionale. Inoltre, sono stati rilevanti i maggiori costi delle utility indicizzate al gas e gli aumenti dei costi per l’acquisto di certificati di emissione, più che raddoppiati a causa della ripresa e dell’aumento del consumo di carbone in sostituzione del gas.
Il Piano Strategico 2022-2025 prevede una strategia orientata verso la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico, una transizione energetica equa, la creazione di valore per gli stakeholder e partnership internazionali per trovare opportunità alternative e aggiuntive di approvvigionamento di gas. Gli obiettivi di decarbonizzazione puntano a ridurre le emissioni complessive (Scope 1, 2 e 3) del 35% entro il 2030 e dell’80% entro il 2040, con obiettivi intermedi del 40% entro il 2025 e del 100% entro il 2035 per le emissioni Scope 1 e 2.
I costi del lavoro di ENI spa sono aumentati di 48 milioni di euro (da 1.238 a 1.286 milioni), principalmente a causa dell’aumento dei costi legati alle riduzioni del personale agevolate. Il numero di dipendenti del Gruppo si attesta a 31.888 unità, di cui 20.632 in Italia (64,7%) e 11.256 all’estero (35,3%). L’occupazione complessiva nel 2021 è aumentata di 1.113 unità (+3,6%) rispetto al 2020, con una diminuzione in Italia (-538 dipendenti) e una crescita all’estero di 1.651 unità.
ENI spa ha chiuso il 2021 con un utile netto di 7.675 milioni di euro rispetto ai 1.607 milioni del 2020 (+6.068 milioni), soprattutto grazie al miglioramento del risultato operativo (+4.554 milioni), del risultato finanziario (+92 milioni), dei proventi da partecipazioni (+399 milioni) e delle minori imposte (-1.023 milioni). Il patrimonio netto (pari a 51.039 milioni) è aumentato del 14,2% rispetto ai 44.707 milioni del 2020, soprattutto grazie all’aumento dell’utile dell’esercizio (+6.068 milioni), al netto delle azioni proprie (+377 milioni) e alla diminuzione delle altre riserve di utili disponibili (-1.367 milioni).
Il bilancio del Gruppo si è chiuso con un utile netto di 5.840 milioni di euro, rispetto alla perdita netta di 8.628 milioni del 2020. I risultati del 2021 sono stati significativamente influenzati dalla ripresa dei prezzi delle commodity energetiche. In media, il prezzo di riferimento del Brent per il 2021 si è attestato a 71 dollari al barile (+70% rispetto al 2020). Il mercato europeo del gas è stato caratterizzato da condizioni estreme a causa della scarsità dell’offerta e delle incertezze legate ai flussi di approvvigionamento dalla Russia.