L’ex sottosegretario designato dal governo all’ARERA, l’«Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente»
Stefano Saglia, fa una certa impressione vederla designata all’ARERA – Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente «su proposta del ministro Di Maio». È diventato anche lei grillino, per caso?(Ridendo) «Un momento. La procedura non è completata. La designazione è del Consiglio dei ministri, ma ora deve essere approvata da quattro commissioni: Ambiente e Attività produttive sia di Camera che di Senato. Il voto è ad personam ma se uno di noi 5 designati non passa si torna al consiglio dei ministri».Prevede di avere i due terzi di voti necessari nelle commissioni, esattamente quelli che mancano al presidente Rai designato, Foa? «L’accordo sull’authority coinvolge tutti. Credo di godere di ampia considerazione. Se poi il caso Rai avrà un effetto-domino sulle altre nomine, non dipenderà da noi. Però sono cose che in politica ci stanno». Lei deve ringraziare qualcuno? «Anzitutto i ministri dello Sviluppo economico, Di Maio, e dell’Ambiente, Costa. Il regista di tutto è stato, per il governo, il sottosegretario Giorgetti. Ci conosciamo bene, era presidente della commissione Bilancio quando io ero sottosegretario. Ha avuto parole di apprezzamento verso di me. Ha chiesto i nominativi ai gruppi parlamentari, l’indicazione del mio nome è venuta dall’area di Forza Italia. Certo, la designazione da parte del consiglio dei ministri per me è rilevante». Durata dell’incarico e impegni? «Sette anni. Uffici a Milano, trasferte frequenti a Roma. L’Authority agisce su indicazione del governo e del parlamento ma con indipendenza di giudizio. Dobbiamo essere indipendenti da aziende e soggetti regolati». Per lei sarà un impegno a tempo pieno? «Necessariamente. Non possiamo avere altri incarichi da aziende che regoliamo. Siamo paragonabili alla Consob e all’Antitrust. Il compenso è parametrato. È tutto trasparente: 240mila euro lordi all’anno, secondo il tetto fissato dal governo Renzi. Naturalmente ho rassegnato le dimissioni da Terna: scatteranno al momento del decreto di nomina del presidente della Repubblica». È vero che aveva già rinunciato ad alcune consulenze al momento della candidatura a sindaco di sua moglie, Paola Vilardi? «Sì, avevo due consulenze strategiche con A2A e il gruppo Arriva. Mi sembrava sconveniente mantenerle». La mission di ARERA? «Tutelare i consumatori e promuovere la concorrenza per energia, gas, acqua e rifiuti» Corsera 31.7.2018