Il Governo intende rinviare l’applicazione del Codice degli appalti in merito agli affidamenti diretti per quanto riguarda la distribuzione di elettricità e gas, ma la modifica in questo senso che era stata approvata come emendamento al DL semplificazioni è stata soppressa ieri nel vaglio di ammissibilità della presidenza del Senato
Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Andrea Cioffi (M5S), rispondendo venerdì a un’interrogazione alla Camera dell’onorevole Giuseppina Occhionero (LeU), ha aperto alla possibilità di un rinvio degli obblighi imposti dal Codice degli appalti sulla messa a gara dei lavori delle concessionarie, citando il via libera a un emendamento in tal senso al DL semplificazioni, emendamento poi dichiarato inammissibile in Aula. L’applicazione dell’articolo 177, comma 1 del codice degli appalti prevede l’obbligo, in capo ai titolari di queste concessioni, di affidare mediante gara una quota pari all’80 per cento dei contratti di lavoro ricevuti in concessione e solo per il restante 20 per cento la possibilità di affidare i lavori a società controllate e/o collegate. Occhionero ha ricordato che già a dicembre i sindacati hanno segnalato che questo obbligo metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro. Un timore fatto proprio da Cioffi: “da un’analisi di impatto delle norme di settore, effettuata dal ministero dello Sviluppo economico è emerso che il rischio, a fronte di una esternalizzazione di tale attività, è che potrebbe derivare una riduzione della forza lavoro tra l’80 e il 95 per cento, per una diminuzione di circa 150 mila posti di lavoro nel breve periodo”. Da tali criticità nell’interpretazione e nell’applicazione della norma, ha proseguito Cioffi, nasce la necessità di un intervento normativo in materia. In attesa che il Governo decida come muoversi, il sottosegretario ha assicurato che ci sarà un rinvio e ha garantito la disponibilità di istituire presso il ministero dello Sviluppo economico un tavolo anche con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, “laddove venga richiesto”, al fine di valutare i tempi e le modalità dell’intervento normativo. Staffetta Quotidiana, 29-01-19