(fr.bas.) È battaglia tra Asco Holding e F2i (Fondi italiani per le infrastrutture) per il controllo di Ascopiave, l’utility veneta che si occupa di gestione di reti e impianti per la distribuzione di gas metano, con una presenza molto forte nel trevigiano. Ieri le azioni Ascopiave, ferme in asta di volatilità per buona parte della seduta, hanno chiuso in rialzo dell’11,32%. La Consob ha chiesto chiarimenti a F2i, che ha inviato nelle scorse settimane una lettera ai vertici di Asco Holding e di Ascopiave e una successiva lettera ai soci di Asco Holding, delineando un progetto di investimento in Asco Holding e in Ascopiave. Il progetto si realizzerebbe tramite un investimento di F2i o di una sua controllata ed è finalizzato all’ingresso in Ascopiave per «due obiettivi di carattere industriale» e per il raggiungimento di una governance stabile. Il 61,5% della utility è in mano ad Asco Holding, che a sua volta è detenuta per il 92% da 90 Comuni veneti. Il 23 luglio scorso Asco Holding ha approvato un nuovo statuto che offre ai soci non favorevoli la possibilità di uscire in cambio di cash oppure di azioni Ascopiave. Il nuovo statuto in vigore vincola i soci di Asco Holding che lo hanno approvato a tenere le azioni per 24 mesi. In questo contesto si inserisce la manifestazione di interesse di F2i.
Corriere della Sera – 2 Agosto 2018