I governi dicono sempre che lo Stato ha troppi immobili, ma pochi organismi di controllo sono virtuosi e molti sprecano
I fabbricati pubblici in Italia sono un milione e valgono 283 miliardi di neuro; Capannoni, palazzi, tuguri. Ogni tanto, anzi a ogni legge di Bilancio, governi di colori diversi esultano per la stessa idea: dismettere gli immobili del Demanio e usare i soldi del mattone per sistemare i conti. Eppure neanche le Autorità di garanzia e controllo, che sono pubbliche, riescono a usare uffici pubblici. Al contrario, le cosiddette Autorità indipendenti – finanziate da oboli e tasse di chi è vigilato, o direttamente dal Tesoro, e nominate da palazzo Chigi o dal Parlamento – spendono oltre 15 milioni di euro all’anno in affitti. Pochi virtuosi, molti spreconi. E non s’accontentano di un’architettura sovietica di periferia, essenziale e però funzionale, ma setacciano le migliori offerte nel centro di Roma o di Milano per sedi anche di scena, cioè di rappresentanza, luoghi in cui gli impiegati hanno 30 metri quadri ciascuno a disposizione.
Ecco gli affitti pagati dalle varie Autority:
ARERA € 2,130 milioni/anno sede di Milano
€ ??? sede di Roma (5 piani)
€ 176.000 / anno appartamento a Roma
PRIVACY € 1,285 milioni/anno 4.103 mq
ANAC € 4,000 milioni/anno
IVASS € 2,800 milioni/anno
AGCOM € 1,670 milioni/anno sede di Napoli
€ 2,100 milioni/anno sede di Roma
ANTITRUST € proprietaria immobile sede di Roma
COVIP € 651.743 / anno
CGSSE € 285.600 /anno
CONSOB € proprietà immobiliare sede di Roma
€ 212.895 /anno sede di Milano 1
gratuita dal Comune Milano sede di Milano 2
Carlo Tecce- Il Fatto Quotidiano 24/2/2019