Creazione di una disciplina organica, requisiti tecnici e indipendenza dalla politica, principi generali sugli obiettivi: “l’assetto strategico è e deve rimanere riservato al legislatore”
Il presidente della Camera Roberto Fico (M5S) auspica un intervento legislativo sulle Autorità indipendenti: lo ha detto questo pomeriggio durante il seminario Isimm “Le Autorità indipendenti: problemi e prospettive” che si è svolto presso la sala Aldo Moro della Camera. “Sono certo che su questi ed altri importanti temi il dibattito odierno potrà offrire un contributo qualificato che potrà essere acquisito quando, come auspico, le Camere decideranno di valutare un intervento legislativo in materia”. All’evento hanno preso parte Vincenzo Zeno-Zencovich, ISIMM – Università di Roma Tre, Francesco Cardarelli, Università di Roma Foro Italico, Gian Michele Roberti, Università di Roma La Sapienza, Massimo Bruno, responsabile Sostenibilità e Affari istituzionali Enel, Luca Sanfilippo, direttore Affari legali Sky, Giuseppe Brescia, presidente commissione Affari costituzionali della Camera, Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti della Camera. Fico ha messo sul tavolo alcune “questioni: la prima, che chiama fortemente in causa il Parlamento in questa legislatura, attiene alla necessità di adottare, dopo almeno due decenni di discussione, un quadro legislativo comune ed organico in merito alla disciplina dei principali aspetti di funzionamento e di organizzazione delle diverse autorità”. Oltre a ricercare una maggiore uniformità nella disciplina “per i profili comuni a tutte le autorità indipendenti”, secondo il presidente della Camera bisognerebbe intervenire su più punti. Secondo Fico bisognerà “rivedere le discipline in vigore per rafforzare il requisito dell’indipendenza” e ha ricordato i risultati delle indagini svolte in Parlamento su questo tema: “A questo scopo è stata evidenziata nei documenti conclusivi delle indagini, per un verso, l’opportunità di rivedere le procedure di nomina, in modo da accrescerne la trasparenza, la disciplina delle incompatibilità e dei conflitti di interesse; per altro verso, il rapporto fortissimo tra indipendenza dell’autorità e qualità tecnica dei suoi componenti e quindi il tema dei requisiti e dei criteri di scelta dei medesimi” segnalando che bisognerà intervenire sul tema dei pregressi politici fissando “regole più puntuali e stringenti, in particolare il non aver ricoperto cariche governative, politiche elettive e partitiche in un congruo numero di anni precedenti la nomina. Allo stesso modo devono essere previsti requisiti puntuali di onorabilità”. Infine è intervenuto sul tema delle scelte dell’Autorità: “l’assetto strategico è e deve rimanere riservato al legislatore”. Su questo aspetto secondo Fico “il Parlamento dovrebbe occuparsi di fissare “principi generali che disciplinino l’ambito di esercizio, gli obiettivi e soprattutto le garanzie procedurali dei poteri regolamentari delle autorità”. STAFFETTA 23ott18