I cinesi di Shanghai DaZhong (unici interessati all’intero pacchetto) non parteciperebbero alle offerte vincolanti. Anche 2i Rete Gas potrebbe lasciare. Il termine è il 22 settembre 2017.

Il termine del 22 settembre per la presentazione delle offerte vincolanti si avvicina e la partita per la vendita degli asset italiani di Gas Natural potrebbe riservare colpi di scena. A quanto appreso da QE, infatti, l’unico candidato all’intero pacchetto (che comprende la distribuzione gas, la vendita, il progetto per il terminale Gnl di Trieste e i contratti di trasporto sul Tap), ossia il fondo cinese Shanghai DaZhong, potrebbe ritirarsi dalla competizione. Una defezione importante, perché un’eventuale offerta complessiva potrebbe spiazzare tutti gli altri competitor. Che in caso di ritiro dei cinesi vedrebbero invece aumentare in maniera non irrilevante le proprie chance. Un’altra defezione eccellente potrebbe essere quella di 2I Rete Gas. Formalmente la società è ancora in corsa, ma la contemporanea impegnativa “contesa” con A2A per l’Atem di Milano potrebbe portare l’azienda controllata da F2i a desistere dalla partita Gas Natural. Contattata da QE, 2I Rete Gas si è limitata a un “no comment”.  A quel punto, per gli asset della distribuzione (circa 460 mila Pdr e una Rab di 500-600 mln €) rimarrebbero in corsa Italgas e il fondo americano I Squared Capital.  Per i clienti di Gas Natural i candidati sarebbero Edison, Engie e Green Network, affiancati (secondo quanto riportato nei giorni scorsi da MF) dall’austriaca Verbund, dai francesi di Direct Energie e da Optima Italia.
Ma solo la scadenza del 22 settembre potrà svelare in modo certo e definitivo il panel dei partecipanti alla competizione. Carlo Maciocco – QE, 15-09-17