Autorità verso la proroga

Un decreto legge per prorogare l’attuale Collegio verosimilmente fino ad agosto, rinviando a Governo e Parlamento che verranno il compito di nominare il vertice della nuova Autorità a cinque con competenza estesa ai rifiuti. Questa, dicono alla Staffetta fonti vicine alla materia confermando indiscrezioni del quotidiano La Stampa, la soluzione che si va configurando per uscire dall’impasse dell’authority. Il Regolatore, come spesso ricordato, è infatti in scadenza l’11 febbraio, in questi mesi le forze politiche non sono riuscite a trovare una quadra sul rinnovo e quindi, anche ipotizzando la proroga di 45 giorni prevista dalla normativa attuale, non ci sarebbe tempo per l’iter di nomina, considerato che secondo le previsioni si voterà a marzo e lo scioglimento delle Camere è atteso in queste ore. Camere che a questo punto dovranno essere riconvocate post-scioglimento per la conversione del decreto, che dovrebbe arrivare a gennaio col governo Gentiloni in carica per gli affari correnti.

Staffetta Quotidiana, 28-12-17  Autorità al traguardo delle 1.000 riunioni Quella di oggi è l’ultima del 2017 e chiude il ciclo prima della trasformazione in Arera. La prima si era svolta il 4 dicembre 1996

Con tempismo da Cabala il Collegio dell’Autorità per l’energia ha tenuto ieri la sua millesima riunione, che è al contempo l’ultima del 2018 e verosimilmente anche l’ultima prima dell’entrata in vigore della legge di Bilancio, che trasformerà l’attuale AEEGSI in ARERA con l’attribuzione della competenza sui rifiuti. Dalla prima riunione del 4 dicembre 1996 dell’allora AEEG, competente solo su elettricità e gas, cui nel tempo si sono aggiunte le competenze sull’acqua e (in certa misura) sul teleriscaldamento, sono passati 21 anni e 29 giorni, poco più di 1099 settimane per un ritmo medio di poco meno di una riunione a settimana periodi festivi inclusi, negli ultimi anni sempre oltre le sessanta riunioni all’anno, tra ordinarie e straordinarie. Mancano quindi circa cinque o sei riunioni alla scadenza naturale del mandato dell’attuale Collegio. Che diventano però a una trentina se si ipotizza la proroga di sei mesi che pare verrà varata per gestire l’impasse del mancato accordo politico degli ultimi mesi sul rinnovo del vertice.

 Staffetta Quotidiana, 28-12-1